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L’acido folico, se assunto giornalmente prima della gravidanza e durante il primo trimestre, può prevenire fino al 70 % le malformazioni embrionali note come malformazioni del tubo neurale.

In questo articolo parleremo di acido folico per diffondere conoscenza dell’importanza della sua assunzione durante la gravidanza e non solo.
Perché l’acido folico è tanto importante?

L’acido folico, se assunto giornalmente prima della gravidanza e durante il primo trimestre, può prevenire fino al 70 % le malformazioni embrionali note come malformazioni del tubo neurale. Si tratta di malformazioni invalidanti o fatali a carico del cervello e del midollo spinale, note come malformazioni del tubo neurale. Le più note sono la spina bifida che si verifica quando la colonna vertebrale del feto non si chiude a protezione del midollo spinale entro le prime settimane di gravidanza e l’anencefalia in cui il cervello del bambino non si sviluppa correttamente causando anche la morta del feto o del bambino poco dopo il parto.

L’assunzione di acido folico quindi è indispensabile nelle prime settimane di gravidanza e, dal momento che non sempre le gravidanze sono pianificate, gli scienziati raccomandano alle donne in età fertile (dai 15 ai 45 anni) di assumere sempre acido folico nella dieta giornaliera per durante integrarne l’assunzione con integratori una volta scoperta la gravidanza.

Alimenti contenenti acido folico

Gli alimenti ricchi di acido folico (o folacina o vitamina B9) sono:

  • la verdura a foglia verde (carciofi, broccoli, asparagi, spinaci, lattuga): 120 – 160 microgrammi (per 100 g.)
  • altre verdure: 40 – 100 microgrammi (per 100 g.)
  • frutta (soprattutto arance, fragole e frutta secca): 50 – 100 microgrammi (per 100 g.)
  • legumi (tra cui fagioli, lenticchie, ceci): 50 – 300 microgrammi (per 100 g.)
  • Cereali (integrali e non): 60 – 120 microgrammi (per 100 g.)

Purtroppo i folati presenti negli alimenti non riescono a soddisfare il fabbisogno di acido folico in gravidanza perché il nostro organismo riesce ad assorbirli solo in minima parte e le verdure perdono gran parte del contenuto di folati in pochi giorni o mediante la cottura.

Anche se molte persone riescono a soddisfare il fabbisogno di acido folico attraverso il cibo, in gravidanza è sempre consigliabile l’assunzione di integratori dedicati, che garantiscono sempre alti tassi di assorbimento a livello intestinale e livelli di folati costantemente sufficienti.

In Italia è possibile integrare acido folico sia attraverso l’assunzione di integratori come Multicentrum Materna, che con l’assunzione di farmaci come la Folina.

 

Quanto acido folico dovrebbe assumere una donna incinta?
Prima di una gravidanza

Almeno 400 microgrammi (0,4 Milligrammi/giorno) di acido folico al giorno e non superiore a 1 mg al giorno per evitare che alte dosi di acido folico possano mascherare una carenza di vitamina B12.

Le donne con precedenti famigliari di difetti del tubo neurale e patologie in grado di ridurre l’assorbimento dei nutrienti, devono assumere un dosaggio più alto di vitamina b9, pari a 4-5 mg al giorno.

Durante la gravidanza

Il fabbisogno giornaliero di folati aumenta per la donna in gravidanza a 0,6 mg/die, dal momento che il feto attinge alle risorse materne per il proprio sviluppo. Pertanto l’assunzione di acido folico deve continuare almeno fino al terzo mese di gestazione.

Durante l’allattamento

Il fabbisogno giornaliero per una mamma che allatta è di 0,5 mg di folati, per ripristinare le perdite che avvengono con il latte materno.

Articoli consultati:

 Dr. Roberto Gindro, Acido folico: gravidanza, alimenti e altro, Farmaco e Cura

Acido folico e gravidanza… prima è meglio!, Ministero della Salute