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Tra le malattie a trasmissione sessuale, la clamidia, infezione batterica causata dal batterio Chlamydia trachomatis, è una delle meno conosciute, complice il fatto che, nella maggior parte dei casi, resta asintomatica impedendone una corretta e pronta diagnosi.

La clamidia può colpire sia gli uomini che le donne solo ed esclusivamente attraverso rapporti sessuali con partner infetti. Le donne possono venire contagiate dalla clamidia principalmente a livello di cervice, retto e gola e il contagio avviene attraverso i rapporti sessuali vaginali, anali e orali. L’infezione rimane locale, circoscritta cioè alla zona in cui avviene il contagio. Non è possibile contrarre la clamidia attraverso altro tipo di contatto come una stretta di mano e l’uso condiviso di servizi igienici.

Sintomatologia

Quali sono i sintomi della clamidia?

I sintomi della clamidia sono spesso lievi e transitori e in molti casi il decorso della malattia è asintomatico. Laddove presenti, le manifestazioni cliniche compaiono a partire dalla prima settimana fino alla terza. I sintomi più comuni sono:

  • – dolore e difficoltà nella minzionale;
  • – dolore nei rapporti sessuali;
  • – dolori addominali al basso ventre e alla schiena
  • – nausea
  • – febbre
  • – prurito genitale e pubico
  • – secrezioni vaginali
  • – perdite ematiche anche al di fuori del ciclo mestruale
  • – dolore rettale
  • – ingrossamento dei linfonodi inguinali

Nelle forme più gravi può causare

  • – La sindrome di Reiter, una forma di artrite sieronegativa accompagnata da lesioni epidermiche e infiammazione agli occhi e all’uretra;
  • – La malattia infiammatoria pelvica (pelvic inflammatory disease, PID) che colpisce l’apparato riproduttivo con conseguenze anche molto gravi soprattutto sulle donne: dal rendere più difficile o talvolta impossibile una gravidanza naturale, all’aumento del rischio di una gravidanza extrauterina fino alla sterilità;
  • – Qualora l’infezione venga contratta in stato di gravidanza, la clamidia può avere ripercussioni anche sul bambino causando congiuntivite e polmonite nei neonati.

Prevenzione

[/vc_column_text][vc_empty_space][vc_column_text]Essendo un’infezione batterica, la clamidia si cura con un semplice antibiotico da assumere per bocca per circa 10 giorni. Alcuni consigli però sono utili per prevenirla ed evitare di incorrere in rischi evitabili.

  • – Usa il preservativo. Potrebbe sembrare un consiglio banale ma è il più efficace: avere sempre rapporti sessuali protetti riduce notevolmente il rischio di contrarre la clamidia e altre infezioni sessualmente trasmissibili.
  • – evitare rapporti frequenti con partner diversi;
  • – se hai meno di 25 anni o se cambi frequentemente partner sessuale, chiedi al tuo medico di poter effettuare uno screening annuale per tenere sotto controllo il tuo stato di salute;
  • – se ti viene diagnosticata la clamidia, tutti i tuoi partner sessuali devono essere informati e curati con gli antibiotici;
  • – anche se curata, il rischio di re-infezione in caso di contatto con soggetti infetti è molto elevato;
  • – astenersi da qualsiasi attività sessuale in caso di infezione.

Ci siamo lasciati ispirare da:

Dr. Roberto Gindro, Clamidia (Chlamydia): sintomi, trasmissione e cura, Farmaco e Cura, 18 aprile 2019

Francesca Morelli, Clamidia, Magazine il portale di chi crede nella ricerca, Fondazione Umberto Veronesi

Clamidia, Humanitas